Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni ‘30 su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Convertito nel dopoguerra in ospedale geriatrico, fu chiuso nel 1973 e abbandonato al degrado. Divenne set di film, teatro di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nell’omonima area protetta, poco lontano dall’antica Crustumerium.
Raccordo Anulare. Il progetto GRAart
“La Vita e la Morte”, di Camilla Falsini, a Gregna di Sant’Andrea, via Lucio Mariani, e “Ventrem feri imperium”, di Chekos, a Tor Vergata, viale della Sorbona. Sono parte del progetto GRAart, la street art sul Raccordo Anulare, promosso da Anas, che ha visto dieci urban artist ispirarsi al mito della città eterna, con la direzione artistica di David Diavù Vecchiato e la consulenza della scrittrice Ilaria Beltramme.
Tiburtino III. Una lepre corre tra i palazzoni
La lepre in corsa di Alessio Bolognesi, in arte Sfiggy, è dipinta sul muro esterno di FederUnacoma, a via Venafro 5, nel quartiere Tiburtino III,
Talenti. Le anatre di Escher
E’ ispirato a Escher un volo di anatre dipinto sull’argine di un fosso a via di Casal Boccone al quartiere Talenti.
Murali nella chiesa abbandonata
Non una fabbrica abbandonata ma una chiesa: Santa Maria ad Magos, in località Falcognana, sulla via Ardeatina è parte di un casale settecentesco costruito dai Cenci su preesistenze romane e medievali. Fra il 1740 e il 1745 ospitò l’immagine miracolosa della Madonna del Divino Amore, quando l’affresco della Vergine con il Bambino fu asportato dalla torre di Castel di Leva, per ripararlo dalle intemperie ed esporlo alla devozione dei fedeli. Quindi fu, sia pure per pochi anni, il primo Santuario del Divino Amore. Il volto di donna nell’abside è opera di 0707, le rappresentazioni dei vizi capitali (gola, lussuria, avarizia, invidia, ira e accidia) sono di Other e Saviols. L’intervento è stato promosso da Fotografia Errante.
Flaminio. Il viadotto di Corso Francia
Fra i piloni del viadotto di corso Francia è stata ricavata una ciclofficina, dove Alice Pasquini ha dipinto due volti, un uomo e una donna. Il viadotto non offre niente altro, salvo un divano abbandonato che sembra, così al centro della prospettiva, un’ installazione di arte concettuale.
Writer a Riva Ostiense
Riva Ostiense tiene alla destra il gazometro e altri impianti industriali dismessi, alla sinistra un fitto canneto – al di là del quale scorre il Tevere – impenetrabile all’apparenza, ma popolato di persone che entrano ed escono, mentre si odono voci di bambini. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei writer con opere, soprattutto nell’ultimo tratto della strada, che sembrano in sintonia con la dimensione tragica del sito.
Appio Latino.
I murali che avvolgono l’hotel Capannelle, nel quartiere Appio Latino, sono ispirati al mondo classico: la storia di Spartaco, Goethe nella campagna romana, l’acquedotto Claudio. L’intervento dello street artist Gaia (Andrew Pisacane) è stato curato daStefano Antonelli e Francesca Mezzano di 999Contemporary.
Pigneto III
E’ la terza volta al Pigneto, dove ogni volta si fanno nuove scoperte. E’ bene aguzzare la vista, perché alcune opere sono di minime dimensioni
Talenti. Il prato dei writer
Nel mare di sgorbi che invadono la città, e lasciano rimpiangere i nudi intonaci, è possibile trovare qualche buon esempio di lettering sui muri che delimitano un grande prato al quartiere Talenti. Al prato dei writer si accede da un cancello in via Clelia Bertini Attilj
Aurelio. L’albergo dipinto
E’ l’hotel Aurelia Antica a via degli Aldobrandeschi l’albergo dipinto da Moneyless (Teo Pirisi) e Salvo Ligama. Progetto curato da Stefano Antonelli e Francesca Mezzano di 999Contemporary.
Pineta Sacchetti. L’invasione dei topi blu
Invasione di topi blu presso la Casa del Parco del Pineto alla Pineta Sacchetti. E’ un intervento dello street artist Pino Volpino per segnalare la folta presenza di ratti veri nella zona
Trastevere. Street Art a Regina Coeli
Inaugurazione in carcere del progetto artistico “outside/inside/out – Arte a Regina Coeli”, a cura di Claudio Crescentin. Le artiste Laura Federici, Camelia Mirescu e Pax Paloscia hanno collaborato con i detenuti di Regina Coeli per la realizzazione di interventi artistici permanenti sulle pareti interne della prigione. Delle tre Pax Paloscia (la sua opera nelle foto) è quella più vicina al linguaggio della street art.
Ostiense. Il Museo Abusivo Ex Miralanza
Si autodefinisce Museo Abusivo Ex Miralanza, a ridosso del Teatro India, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’intervento dello street artist francese Seth (Julien Malland), a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha coinvolto l’intero edificio. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom che Antonelli ha investito della responsabilità della struttura.
La ex Leo Penicillina, l’immensa fabbrica in stato di abbandono
Fu inaugurata il 21 settembre 1950 alla presenza di Alexander Fleming. L’immensa fabbrica, in stato di totale abbandono, si trova al decimo km. della via Tiburtina, e ospita murali di Carlos Atoche, Jerico, Pino Volpino, Rust Age, Kocore, Other, Gomez, Rox Piridda, Roberta Gentili, Gorilla, MK, Chew – z. e numerosi altri. Accoglieva anche una quarantina di persone che vi avevano trovato rifugio, per quanto ben poco accogliente, le quali sono state recentemente sgomberate. Meglio sarebbe stato sgomberare la struttura dalla inpressionante massa di rifiuti, tra i quali anche prodotti chimici pericolosi abbandonati dopo la chiusura dell’impianto.
Via Tiburtina. Artista al lavoro nella fabbrica abbandonata
Nella fabbrica abbandonata ex Leo Penicillina, l’immane ecomostro a
lla periferia est della capitale, un giovane street artist delinea volti in bianco e nero, un segno di gentilezza in un paesaggio disumano.
Santa Maria della Pietà. Gomez al Museo della Mente
I murali di Gomez sulle pareti esterne del Museo della Mente al Santa Maria della Pietà.
Primavalle. II edizione di Muracci Nostri. Settembre 2016
La II edizione di Muracci Nostri a Primavalle, con oltre 50 nuove opere, autofinanziata con un crowdfunding online e donazioni di residenti. Quest’anno la manifestazione è dedicata a Gian Maria Volontè.
Roma Street Art. Il Parco del Santa Maria della Pietà
Nel parco del Santa Maria della Pietà le opere di Tina Loiodice, Chew-z, Carlos Atoche, Moby Dyck, Jerico e Pittori anonimi del Trullo
Roma Street Art. In giro con i writer. Tiburtino, Prenestino, Portuense, Talenti, Eur Vallerano
Roma Street Art. In giro con i writer, nei quartieri Tiburtino, Prenestino, Portuense, Talenti, Eur Vallerano
Roma Street Art. Salotto ottocentesco a via Ostiense
Un muro a via Ostiense evoca un salotto ottocentesco, Dietro, un tram abbandonato.
Stazione Nomentana
I murali della Stazione Nomentana nascono nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Scegliamo le opere di Nero Opaco, Qwerty, Moby Dyck, Lac e Chew-z. Ve ne sono molte altre, visto il criterio – dichiarato – secondo il quale chiunque può sentirsi pittore o poeta. Con risultati sconfortanti, banali nell’ideazione e mediocri nella tecnica.
Writers contro la street art
I writers dichiarano guerra alla street art sui muri della stazìone Nomentana imbrattando Il murale di Marcello Mans per tutta la sua lunghezza con spray argentato e la scritta ‘sorry for your paid art… this is writers space’: ‘spiacenti per la tua arte a pagamento… questo è spazio dei writers’. In realtà Mans, che ha partecipato al progetto ‘Arte in stazione’ ha avuto pagati solo i materiali.
Il poster del bambino grasso
Il poster (o l’adesivo) con il ragazzino obeso si trova un po’ ovunque. Opera dell’artista romano JBROCK è una immagine forte, irritante forse per alcuni visto che la si trova spesso deturpata
Centro Sociale Ex Snia (II)
Entriamo una seconda volta nello storico centro sociale a via Prenestina, confinante con il Parco delle Energie, in occasione di Open House Roma 2016, cui l’ex Snia partecipa ospitando un workshop di bioarchitettura. Sul retro un piccolo parco rustico con piante fiorite, due orti e una cicloofficina.
Centocelle. Il Forte Prenestino
Visita a Forte Prenestino, a Centocelle, uno dei 15 forti militari di Roma, costruiti nella seconda metà dell’ottocento. Si estende su 13 ettari, con aree verdi all’interno. Ridotto a discarica abusiva, fu occupato Il 1º maggio del 1986. Autogestito e autofinanziato, compie 30 anni.
Magliana. Il selfie del gorilla
Una figura femminile, un lupo, un orso polare e alcuni gorilla, uno dei quali scatta un selfie. Sono opera dell’artista romano Riccardo Martinelli, in arte Groove, in via di Santa Passera – a pochi metri dall’omonima chiesetta, graziosa ma in cattivo stato – fra il Tevere e via della Magliana. Fondata nel V secolo nel luogo in cui le spoglie i santi alessandrini Giovanni e Ciro, in basso a destra, approdarono a Roma, la chiesa fu in seguito intitolata a Santa Passera, santa che non è mai esistita.
Portone palinsesto
Affascinante, vero, questo portone a via Canova! Verrebbe voglia di staccarlo e portarselo a casa, seguendo l’esempio di certi furbi bolognesi. Mentre s’inaugura a Palazzo Pepoli “Street Art – Banksy & Co.”, la mostra prodotta da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae, Musei nella città e Arthemisia Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, su iniziativa di Fabio Roversi-Monaco, vorremmo dire a tutta questa gente che per staccare i murali e portarli in galleria senza il consenso degli artisti bisogna essere non solo arroganti ma anche ignoranti: non capire cioè le ragioni profonde di questa forma espressiva.
Via Tiburtina. La fabbrica abbandonata.
Alla periferia est della capitale una grande fabbrica farmaceutica abbandonata ospita bellissimi murali di Carlos Atoche, Jerico, Pino Volpino, Rust Age, Kocore, Other, Gomez, Rox Piridda, Roberta Gentili, Gorilla, MK, Chew – z.
Stazione Settebagni
Cani in corsa sono il soggetto dei murali di Jerico nel sottopassaggio della stazione Settebagni. Rappresentano il primo capitolo del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’, ideato da Francesco Galvano, che interesserà numerose stazioni di Roma e provincia.
San Lorenzo
Tra via dello Scalo San Lorenzo e la Circonvallazione Tiburtina un murale di Gonzalo Borondo sembra incompleto, o parzialmente coperto da un’altro sottostante, con una scritta e due facce mascherate assai vivaci. Attraversando la strada troviamo tre grandi teste di Carlos Atoche, ispirate al mondo classico.
Esquilino
Esquilino. Ritratto di Trilussa d Riccardo ‘Beetrot’ Rapone e dittico di Mauro Sgarbi, con un profilo femminile e un ritratto di Dante Aliighieri. Una figura urlante si affaccia dal sottopasso ferroviario
Labaro. Via Magnano in Riviera
10/01/2016 Roma. La Street Art arriva al Labaro con il progetto ‘Oltre il muro’ della associazione Rosa dei Venti e il coinvolgimento dei Pittori Anonimi del Trullo. I murali sono sui due lati di via Magnano in riviera. All’opera Tina Loiodice, Luigi Ambrosetti e Angel Iris
Prenestino. Parco delle Energie II
Murali nel Parco delle Energie. Quelli sulla scuola sono di Cancelletto, Alleg e Giò Pistone.
Pigneto II
A via Antonio Raimondi grandi teste di Atoche, ricche di memorie classiche e un disegno in bianco e nero con forme architettoniche in prospettiva. Una scarpa vecchia incorniciata con un pensiero tra polemico e ironico sulla Street Art a via Fanfulla da Lodi.
Tor Sapienza. Il MAAM a Metropoliz
Seconda visita al MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove a Metropoliz, ex fabbrica di salumi Fiorucci occupata nel 2009 da famiglie senza casa di varie nazionalità. Il MAAM è un progetto di Giorgio De Finis che si propone di difendere l’occupazione abitativa grazie nalla presenza di opere d’arte inamovibili. Apre il sabato ai visitatori.
Pasolini e La Street Art. Un convegno alla Treccani
Pasolini e La Street Art è il tema di un evento organizzato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana, che inizia con il logo Treccani reinventato dallo street artist Mathieu ‘ Trota ‘ Romeo. Partecipano lo scrittore Giorgio Manacorda, Mauro Pallotta, artista, Simone Pallotta, curatore, David Vecchiato, artista e curatore, Nicola Verlato, artista, Omino 71, artista, Massimo Bray, presidente della Treccani
Balduina
Murale alla Balduina, in via Alfredo Durante, in memoria di Giacomo Cavallucci, un liceale morto di meningite nel 2000. L’opera, su un muro di proprietà Acea, cancellata dal Decoro Urbano, è stata ripristinata.
Trullo
Al Trullo Murali di Mr. Klevra, Solo, Luis Gomez de Teran, Diamond e Piger
Muracci Nostri al Santa Maria della Pietà
09/11/2015 Roma. Da Primavalle si allarga al Santa Maria della Pietà Muracci Nostri, il progetto di street art ideato dallo scrittore Maurizio Mequio, con alcuni murali nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, in accordo con la ASL.
CASAL DEI PAZZI. LA VITA SULLA TERRA
Nuovo murale di Blu a Casal dei Pazzi, il secondo nel comprensorio tra via Ciciliano e via Palombini, nei pressi del Museo degli elefanti. Il tema dell’opera è l’evoluzione della vita sulla terra, dagli organismi monocellulari all’avvento dell’uomo, allo sviluppo della civiltà umana, alla sua disgregazione, o autodistruzione. L’area era ricchissima di ritrovamenti paleontologici, cancellati da una edilizia aggressiva che ha salvato soltanto una modesta porzione di territorio, incorporata nel museo.
Casal dei Pazzi. Murale di Blu
Murale di Blu a Casal dei Pazzi, di fronte al Museo degli elefanti. Rappresenta un palazzo, sullo sfondo di una Roma in bianco e nero, avvolto da una molteplicità di forme tentacolari.
Flaminio. Outdoor Festival 2015
Ex Caserma Guido Reni al quartiere Flaminio. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. Nelle foto opere di Martin Whatson, Alo Alo, Centootto, Alice Pasquini, Uno, Insa.
Stazione Tuscolana
Per chi guarda fuori dal finestrino il murale con tre grandi facce che s’intravvede arrivando alla Stazione Tuscolana è probabilmente la maggiore attrattiva di tutto l’anello ferroviario. Per il resto la Stazione Tuscolana offre alcuni lettering che di artistico hanno poco. L’atmosfera però, anche per l’intenso profumo di menta che contradddice l’asprezza del luogo, conferma il misterioso accordo fra i treni e la street art.
Trionfale, Vigna Clara e Trastevere. Murali sulle scalinate
Tre ritratti di David Diavù Vecchiato su altrettante scalinate romane. Ingrid Bergman a via Fiamignano, nel quartiere Trionfale S. Andrea. Michéle Mercier a via Ronciglione, nel quartiere Vignaclara. Elena Sofia Ricci a via Ugo Bassi, a Trastevere. Progetto Ossigeno 2015-Popstairs ideato e realizzato dall’ Associazione Culturale IN/OUT, in coproduzione con Roma&, Roma srl e Associazione M.U.Ro, finanziato dall’Estate Romana. Un punto di vista centrale offre le opere compiutamente. Osservandole da destra o da sinistra si ottengono singolari frammentazioni delle figure. I murali sono invisibili dall’alto e chi scende la scala può non notarli. Non possono essere calpestati, poiché sono dipinti sul lato verticale degli scalini.
Marconi. Centro sociale Acrobax
Il centro sociale Acrobax a via della Vasca Navale occupa l’ex Cinodromo. Sulla facciata murale di Blu
Primavalle
Si chiama Muracci Nostri il progetto di street art ideato a Primavalle dallo scrittore Maurizio Mequio. Finanziato via crowdfunding, più un contributo del XIV municipio, per un totale di circa 1800 euro, vede la partecipazione degli artisti Luis Gomez de Teran, Solo, Giulia Bannister, Omino71, MauPal, Franco Durelli, Carlo Lommi. Le opere si possono ammirare a via Federico Borromeo, sulle case popolari dell’ATER, e a via Ascalesi, mentre è in corso la realizzazione di un murale al S. Maria della Pietà, in accordo con la ASL. Muracci Nostri rivendica la dignità del quartiere e la sua ricchezza umana. A Primavalle, proprio in via Federico Borromeo, Rossellini girò, con Ingrid Bergman, numerose scene di Europa 51, per raccontare la povertà delle borgate romane. All’attrice svedese è dedicato uno dei murali.
Quadraro
MURo, Museo di Urban Art di Roma, nasce nel 2010 al Quadraro su iniziativa di David Vecchiato, lo street artist Diavù. E’ un museo a cielo aperto, che attualmente comprende 21 interventi di autori italiani e stranieri. Si autodefinisce “progetto site-specific e community-specific”, nel rispetto del tessuto sociale e della storia dei luoghi. Affiancano Vecchiato Giorgio Silvestrelli, Sergio Santangelo e Alessandro Bentivegna. MURo ha è patrocinato dal V municipio del Comune di Roma e dalla Provincia di Roma.
Il Nido di vespe, di Lucamaleonte in via di Monte del Grano, richiama il rastrellamento di 70 anni fa quando i nazisti deportarono 947 persone. Il Quadraro era uno dei più attivi centri dell’antifascismo: un nido di vespe, a detta del comandante della Gestapo a Roma Herbert Kappler. A Largo dei Quintili Buckingam Warrior di Gary Baseman. A via dei Lentuli alcuni murali accompagnano il passante fino al tunnel che porta su via Decio Mure, con opere di Giò Pistone e di Mr. Thoms. In via dei Pisoni opere di Jim Avignon, Ron English e Louis Bou, di FIN DAC in via degli Ortensi e di Veks Van Illik in via dei Quintili.
Il serpente a piazza dei Tribuni
Giò Pistone, Tunnel del Quadraro su via dei Lentuli
Mr. Thoms, Tunnel del Quadraro su via Decio Mure
Murale di FIN DAC a via degli Ortensi
Murale di Veks Van Illik, via dei Quintili
In via dei Pisoni opere di Jim Avignon, Ron English e Louis Bou
Tor Marancia
Il progetto Big City Life, di Francesca Mezzano, Stefano Antonelli e Gianluca Marziani della galleria 999 Contemporary ha trasformato un gruppo di case popolari dell’ATER, a via di Tor Marancia, in un museo a cielo aperto con la creazione da parte di 20 artisti, convenuti da varie nazioni, di altrettanti dipinti murali realizzati sulle facciate di undici palazzine del comprensorio. Il progetto è sostenuto economicamente dall’ Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, da Fondazione Roma-Arte-Musei e dall’associazione culturale 999Contemporary.
Casilino
Murali a via del Mandrione, al Casilino. Proprio all’inizio della strada, a sinistra una buffa figura con le giarrettiere, a destra un paesaggio complesso di animali selvatici e scorci urbani di Mr. Timo & Saibot.
Torpignattara
Street art a Torpignattara. A via Ciro da Urbino il grande insetto dello street artist francese Ludo, realizzato Nell’ambito del progetto “Light up Torpigna!”, promosso dall’associazione Wunderkammern con il sostegno dell’assessorato alla Cultura. Di carta, è già parzialmente degradato. Nella stessa strada alcune opere di C215. Ancora di carta, ma di giornali, un volto in bianco e nero a via Palli. E’ astratto il murale di Sten e Lex a via Francesco Baracca, anch’esso parte di “Light up Torpigna!” Un altro murale astratto, con semplici geometrie, a via Galeazzo Alessi, dove c’è anche l’opera, dedicata a Pasolini, di Nicola Verlato, artista veronese che vive e lavora a Los Angeles, realizzata nel quadro del progetto Hostia in collaborazione con M.U.Ro, I Love Torpignart, Level33 e SkyArte.
Prenestino, la sopraelevata
Una cariatide e un telamone sostengono il peso della sopraelevata. Opera del collettivo berlinese Mentalgassi, sono fatti di carta, e le intemperie presto li distruggeranno.
Ostiense. La caserma dipinta
L’ex caserma dell’Aeronautica Militare a via del Porto Fluviale occupata neel 2003 da famiglie senza casa, dipinta sui tre lati da Blu. L’ultimo murale, sulla parete lato via Ostiense, mostra una nave-città assediata da omini rossi lanciati all’arrembaggio, contrastati da militi armati di scudi e manganelli.
Ostiense. Murali a via delle Conce. Hitnes e Lucamaleonte cancellati nel sottopasso
Via delle Conce all’Ostiense. Vista notturna del murale del brasiliano Herbert Baglione, creato in occasione di Outdoor Festival 2012, promosso da NUfactory. Sulla facciata del club Rising Love, a sinistra Sten e Lex, a destra il berlinese MTO. Le opere di Hitnes e Lucamaleonte nel sottopasso ferroviario sono state cancellate per la ristrutturazione del sottopasso.
Via Ostiense, Centro sociale Alexis
Automobili incatenate, murale di Blu, febbraio 2013, sulla facciata di un edificio dell’ACEA occupato nel dicembre 2012 dal centro sociale Alexis, intitolato allo stuidente greco di 15 anni Alexis Grigoropoulos, ritratto nel tondo, ucciso ad Atene da un poliziotto il 6 dicembre 2008.
Via Ostiense, Circolo Mario Mieli
Murali di Borondo sul circolo Mario Mieli all’Ostiense, creati in occasione di Outdoor Festival 2012, promosso da NUfactory
Ostiense, via Silvio D’Amico
In via Silvio d’Amico all’ Ostiense murale di Guy Denning nel sottopasso ferroviario
Ostiense. Paint over the cracks
Paint over the cracks di Kid Acne a via dei Magazzini Generali all’Ostiense, creato in occasione di Outdoor Festival 2012, promosso da NUfactory
Ostiense. Wall of Fame
Wall of Fame di J.B.Rock a via dei Magazzini Generali all’Ostiense, creato in occasione di Outdoor Festival 2012, promosso da NUfactory
Ostiense, ponte Settimia Spizzichino
Murale su un edificio della direzione Atac che si affaccia sul ponte Settimia Spizzichino al quartiere Ostiense. L’opera, dello street artist berlinese Clemens Behr, è stata promossa da Roma Capitale, Atac, Ambasciata tedesca e Galleria 999. Il titolare della galleria Stefano Antonelli con l’artista
Ostiense, La Caduta dei Giganti
‘ La caduta dei giganti ‘, murale del peruviano Carlos Atoche, con l’aiuto del messicano Luis Alberto Alvarez.
Ostiense, Il Nuotatore
Via del Porto fluviale. Il Nuotatore di Agostino Iacurci, sulla facciata della pescheria. Murale creato in occasione di Outdoor Festival 2012, promosso da NUfactory.
Riva Ostiense. Centro sociale Pantegana
Riva Ostiense. Ex centro sociale Pantegana, sgomberato. Lo presidiano i grandi ratti di Hitnes.
Riva Ostiense. Gazometro e impianti industriali dismessi
Riva Ostiense. Gazometro e impianti industriali dismessi
Via Ostiense, sottopasso ferroviario
Via Ostiense. Opere di vari autori nel sottopasso ferroviario
Ostia, mercato Appagliatore
Ostia, mercato Appagliatore. Vari street artist all’opera per lo Yut Urban Art Festival: Nicola Alessandrini, Solo, Diamond, Gesta Future, Geometric Bang
San Basilio. Il progetto Sanba
Il progetto SanBa, a cura di Simone Pallotta della associazione Walls, che ha visto la realizzazione nelle strade di San Basilio di dieci murali, su altrettante palazzine Ater, ad opera dei romani Hitnes e Agostino Iacurci e dello spagnolo Liquen
Prenestino. Metropoliz, Museo dell’Altro e dell’Altrove
Metropoliz, l’ex fabbrica di Salumi Fiorucci occupata nel marzo 2009 dai Blocchi Precari Metropolitani, in cui coabitano circa duecento persone provenienti da Perù, Santo Domingo, Marocco, Tunisia, Eritrea, Sudan, Ucraina, Polonia, Romania e Italia. Qui un gruppo di artisti ha creato il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove. Murali, fra gli altri, di Stefania Fabrizi, Danilo Bucchi, Mauro Cuppone, Nicola Alessandrini, Mauro Maugliani, Giò Pistone, Solo, Yuri, Cancelletto, Pickett e, all’esterno, di Hogre, Borondo e Eduardo Kobra. Le opere sono tutte inamovibili al fine di scoraggiare eventuali demolizioni. Sono anche conservate le scenografie dal cortometraggio “Space Metropoliz”, di Fabrizio Boni e Giorgio De Finis, un viaggio fantastico sulla luna aperta a tutti.
Casalbertone. Centro sociale Strike
Il Centro sociale Strike nasce nel 2002 con l’occupazione di un capannone industriale abbandonato nel quartiere di Casalbertone. Strike promuove periodicamente manifestazioni di street art dette “Strike the street”. I murali dell’ultima edizione, ottobre 2013.
Borghesiana. Gli occhi dei bambini
“Gli occhi colorati dei bambini”, murale di Neve (Danilo Pistone) a via Paternò. Sul muro esterno della Scuola Comunale per l’Infanzia i volti di cinque bambini – uno per ogni continente – sono effigiati in bianco e nero, ad eccezione degli occhi, a sottolineare che il colore della pelle non ha rilevanza. A cura dell’associazione culturale Ottavo Atto
Villaggio Globale al Testaccio
Il Centro sociale Villaggio Globale al Testaccio. Il graffito nel corridoio è di Guerrilla
Testaccio. Accademia di Belle Arti
Murali negli spazi dell’Accademia di Belle Arti, sede di Campo Boario, al Testaccio
Testaccio. Super lisca di pesce al Campo Boario
Una monumentale lisca di pesce orna una fila di cassonetti al Campo Boario
Testaccio. Centro Ararat al Campo Boario
E’ il tradizionale punto d’incontro dei curdi a Roma. Si vedono due versioni – o una evoluzione – del murale ispirato a La Danza di Matisse
Smiley disperati, 2013
Smiley disperati sui bandoni che delimitano il cantiere della stazione Metro Conca D’Oro
Stazioni Metro B
Murali nelle stazioni della Metro B con il progetto Urban Breaths, di Atac e Rmp Lab Lanificio Factory.
San Lorenzo, via dei Sabelli
Il murale di Alice Pasquini a via dei Sabelli
Communia, Scalo San Lorenzo
San Giovanni
A San Giovanni Francesco Totti, di Lucamaleonte, sulla scuola Giovanni Pascoli, e Tre Suore, dello street artist londinese Nathan Bowen
Ponte Casilino
Vedute dal Ponte Casilino, dove il passaggio dei treni crea l’atmosfera giusta per apprezzare la sequenza dei lettering sui muri che costeggiano i binari