21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
21/02/2017 Roma. Riva Ostiense tiene a destra il Gazometro e altri impianti industriali dismessi, a sinistra un fitto canneto che costeggia il Tevere. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei Writer con opere che, nell’ultimo tratto della strada, sembrano richiamare l”estremo degrado del luogo.
Riva Ostiense tiene alla destra il gazometro e altri impianti industriali dismessi, alla sinistra un fitto canneto – al di là del quale scorre il Tevere – impenetrabile all’apparenza, ma popolato di persone che entrano ed escono, mentre si odono voci di bambini. Qui la street art è dominio quasi esclusivo dei writer con opere, soprattutto nell’ultimo tratto della strada, che sembrano in sintonia con la dimensione tragica del sito.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, (nella foto) un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
28/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary con l’interrvento dello street artist Seth. Ad accogliere i visitatorii Firu Tito, un rom delegato da Antonelli
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
18/01/2017 Roma. Il Museo Abusivo Ex Miralanza, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’operazione, a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha visto l’interrvento dello street artist Seth, che ha coinvolto l’intero fabbricato. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom cui Antonelli ha affidato la direzione della struttura.
Si autodefinisce Museo Abusivo Ex Miralanza, a ridosso del Teatro India, nei ruderi della fabbrica di detersivi chiusa nel 1957. L’intervento dello street artist francese Seth (Julien Malland), a cura di Stefano Antonelli di 999 Contemporary, ha coinvolto l’intero edificio. Ad accogliere gli ospiti Firu Tito, un rom che Antonelli ha investito della responsabilità della struttura.