10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
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10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
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10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
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10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
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10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
10/07/2017 Roma. Lex brefotrofio tempio della Street Art. Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni trenta per iniziativa del senatore Carlo Scotti ricordato per opere pubbliche di assistenza alla maternità – su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Nel dopoguerra fu convertito in ospedale geriatrico, che chiuse nel 1973. Ledificio, di pregio architettonico, fu abbandonato al degrado. In seguito divenne set di film, sede di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nellomonima area protetta, poco lontano dallantica Crustumerium.
Il grande orfanatrofio femminile fu costruito negli anni ‘30 su terreni del Pio Istituto della Santissima Annunziata di Roma. Convertito nel dopoguerra in ospedale geriatrico, fu chiuso nel 1973 e abbandonato al degrado. Divenne set di film, teatro di riti satanici, rifugio di barboni. Oggi vi si possono ammirare le opere di alcuni fra i protagonisti della Street Art romana. Lo si raggiunge da via della Marcigliana, nell’omonima area protetta, poco lontano dall’antica Crustumerium.
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murale di Chew-z
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Nero Opaco
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Moby Dyck e Nero Opaco
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Nero Opaco
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Nero Opaco
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Nero Opaco
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Qwerty
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Lac 68
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Lac 68
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Lac 68
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Murali di Lac 68
26/05/2016 Roma. Street Art nella stazione Nomentana, realizzati nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord.
I murali della Stazione Nomentana nascono nel quadro del progetto ‘Arte in stazione e città a colori’ di Franco Galvano, promosso da NSA (Nucleo Sicurezza Ambientale) Roma Nord. Scegliamo le opere di Nero Opaco, Qwerty, Moby Dyck, Lac e Chew-z. Ve ne sono molte altre, visto il criterio – dichiarato – secondo il quale chiunque può sentirsi pittore o poeta. Con risultati sconfortanti, banali nell’ideazione e mediocri nella tecnica.
URBS PICTA 