28/02/2017 Roma. La ciclofficina nel viadotto sotto corso Francia. Murale di Alice Pasquini.
28/02/2017 Roma. Il viadotto di corso Francia al quartiere Flaminio
28/02/2017 Roma. La ciclofficina nel viadotto sotto corso Francia. Murale di Alice Pasquini.
28/02/2017 Roma. Il viadotto di corso Francia al quartiere Flaminio
Fra i piloni del viadotto di corso Francia è stata ricavata una ciclofficina, dove Alice Pasquini ha dipinto due volti, un uomo e una donna. Il viadotto non offre niente altro, salvo un divano abbandonato che sembra, così al centro della prospettiva, un’ installazione di arte concettuale.
Ex Caserma Guido Reni al quartiere Flaminio. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. Nelle foto opere di Martin Whatson, Alo Alo, Centootto, Alice Pasquini, Uno, Insa.
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. Opera di Alo Alo
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. Nicola Zingaretti con l’opera di Insa
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. L’opera di Uno
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione.Le opere di Alice Pasquini e, dietro, di Centootto
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. L’opera di Alice Pasquini
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. Ambiente decorato da Centootto
17/09/2015 Roma. Ex Caserma Guido Reni. Presentazione di Outdoor 2015, festival della creatività urbana ideato e curato da Nufactory, VI edizione. All’opera l’artista norvegese Martin Whatson