Stazione Tuscolana

Per chi guarda fuori dal finestrino il murale con tre grandi facce che s’intravvede arrivando alla Stazione Tuscolana è probabilmente la maggiore attrattiva di tutto l’anello ferroviario. Per il resto la Stazione Tuscolana offre alcuni lettering che di artistico hanno poco.  L’atmosfera però, anche per l’intenso profumo di menta che contradddice l’asprezza del luogo,  conferma il misterioso accordo fra i treni e la street art.

 

Trionfale, Vigna Clara e Trastevere. Murali sulle scalinate

Tre ritratti di David Diavù Vecchiato su altrettante scalinate romane. Ingrid Bergman a via Fiamignano, nel quartiere Trionfale S. Andrea. Michéle Mercier a via Ronciglione, nel quartiere Vignaclara. Elena Sofia Ricci a via Ugo Bassi, a Trastevere. Progetto Ossigeno 2015-Popstairs ideato e realizzato dall’ Associazione Culturale IN/OUT, in coproduzione con Roma&amp, Roma srl e Associazione M.U.Ro, finanziato dall’Estate Romana. Un punto di vista centrale offre le opere compiutamente. Osservandole da destra o da sinistra si ottengono singolari frammentazioni delle figure. I murali sono invisibili dall’alto e chi scende la scala può non notarli. Non possono essere calpestati, poiché sono dipinti sul lato verticale degli scalini.

Marconi. Centro sociale Acrobax

Il centro sociale Acrobax a via della Vasca Navale occupa l’ex Cinodromo. Sulla facciata murale di Blu

Primavalle

 

Si chiama Muracci Nostri il progetto di street art ideato a Primavalle dallo scrittore Maurizio Mequio. Finanziato via crowdfunding, più un contributo del XIV municipio, per un totale di circa 1800 euro, vede la partecipazione degli artisti Luis Gomez de Teran, Solo, Giulia Bannister, Omino71, MauPal, Franco Durelli, Carlo Lommi. Le opere si possono ammirare a via Federico Borromeo, sulle case popolari dell’ATER, e a via Ascalesi, mentre è in corso la realizzazione di un murale al S. Maria della Pietà, in accordo con la ASL. Muracci Nostri rivendica la dignità del quartiere e la sua ricchezza umana. A Primavalle, proprio in via Federico Borromeo, Rossellini girò, con Ingrid Bergman, numerose scene di Europa 51, per raccontare la povertà delle borgate romane. All’attrice svedese è dedicato uno dei murali.